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lunedì 22 giugno 2015

Mamma freelance salvata da drago nero: la storia che commuove il web

- Oh accidenti era mia madre... Emma ha la febbre, domani non può andare all'asilo, dovrò tenerla a casa con me mentre lavoro...
- Oh poverina, speriamo si riprenda presto...
- Ehm... ma certo, speriamo.

Se quel tuo "speriamo" maschera un madredegenerissimo "in realtà preferirei una bella febbre a 39.4 che la stenda per tutte le prime 8 ore della giornata" significa che sei una mamma freelance e che ti aspetta una giornata di lavoro passata con una 3enne che ti tira un gomito mentre cerchi di digitare qualcosa di sensato al computer e che si dà al rutto libero mentre hai una call su Skype.

Oggi è toccato a me, e naturalmente, nonostante il febbrone da una-botta-e-via di ieri sera, ho passato la giornata con una gnoma sana come un pesce. Ho passato la mattinata a:

  •  cercare di liberarmi di lei (e lasciatemi dire che, anche per una come me, non è facile dover dire continuamente alla propria bambina "No, non posso stare con te ora amore, vai un po' a giocare dai...")
  • andare a controllare sospettosa cosa stesse combinando ogni volta che Emma faceva quello che effettivamente le chiedevo: andare a giocare da sola (VEDI VIDEO).



Povere figlie di mamme stalker
Posted by Una mamma in più on Lunedì 22 giugno 2015
Per fortuna, mentre scrivevo tentando di non farmi distrarre dai dialoghi di Dragon Trainer, nuova passione della gnoma, è arrivato l'uomo che vedo e amo più di Marito: il corriere di Amazon. Nel pacco di oggi, un meraviglioso esemplare di Sdentato in formato peluche. Ho fatto in modo che la gnoma lo trovasse sul balcone.

- Guadda cos'ho tlovato sul balcone mamma! Un dlago!
- Oooh che carino, dev'essere caduto mentre volava! Guarda, ha la coda rovinata, forse non riesce più a volare... Avrà bisogno di tante coccole...

Più che di coccole, secondo Emma il piccolo Sdentato aveva solo bisogno di un buon rossetto ("Guadda mamma che è una femmina, lui") e di tanto pesce. Ma almeno l'ha tenuta distratta per un po'. Insomma, Sdentato si è rivelato un'ottima risorsa. Per entrambe. A me è servito per tenere occupata la gnoma. A lei è servito per coprire le sue malefatte (VEDI VIDEO).


Disastri in cameretta, parte seconda.
Posted by Una mamma in più on Lunedì 22 giugno 2015

lunedì 15 giugno 2015

Di saggi e tentate fughe

Se avete amici con figli vi sarete sorbiti i filmini delle loro recite per tutto il mese. Lo so. Ma se mi conoscete almeno un po', o almeno se avete imparato a conoscere la Gnoma, saprete anche che non vi proporrei mai un tremante filmato amatoriale di una bimba che canta "We are the woooorld, we are the childreeeen" per 3 lunghissimi minuti.

Non vi farei mai questo.

E non lo farebbe mai nemmeno la Gnoma. Intendo cantare per tre lunghissimi minuti "We are the world, we are the children". Oh no.

Perché Emma è come la sua mamma. DETESTA esibirsi. Solo che la sua mamma è succube e autolesionista (tanto che ieri, per dire, si è esibita sette volte, SETTE, sul palco di un oratorio per il saggio di country, ballando sotto i riflettori finché i jeans non le si sono trasformati in leggings), Emma no.

Per dire. Un anno fa, saggio del nido. Li vedete tutti quegli adorabili fagottini colorati che si tengono per la mano formando un cerchio? Sembrano tutti uguali, lo so. Ma identificare la Gnoma è facile. Lei è quel cosino rosa che al secondo 13'' decide di tentare la fuga. Io sono quella che dice "No, Emma, NOOOO!!" in sottofondo. Nonna P. è quella che chiede "Ma dove va?!". La poveretta che rincorre la Gnoma e la recupera è una delle maestre. Le risate in sottofondo sono quelle degli altri genitori.

Indovinate chi è la bambina in rosa che, durante il saggio del suo asilo nido, tenta la Grande Fuga?! #muoro #chevergogna

Posted by Simona Redana on Venerdì 6 giugno 2014
Ma passiamo a quest'anno. Sabato la Gnoma ha fatto la sua prima recita "da grande" a conclusione del suo primo anno di materna. Qui è già conosciuta come l'Emma Piccola. Anzi, è già conosciuta. Punto. Perché il carattere è sempre quello, difficile non notarla. Comunque. Ho pensato bene che non fosse il caso di riferire alle maestre della particolare avversione di Emma per le situazioni pubbliche. Pensavo si fossero già fatte un'idea dopo la figura demmerda in presenza del sindaco a Natale, o in altre occasioni simili. Ma evidentemente non era così, almeno fino a sabato.

Nel seguente video, la seconda recita scolastica della mia piccoletta. Ho ripreso prima un suo coetaneo, che fa esattamente quello che avrebbe dovuto fare lei sul palco: fare un piccolo percorso saltellando e rientrare dietro le quinte. Lei è quella che entra per seconda. Quel cosino biondino con un enorme grembiule da cucina nero (quello delle Sfide di MasterChef, mio regalo per Marito). È quella che entra in scena, si rende conto della presenza del pubblico e alza le mani al cielo in un gesto di stizza. Quella che sembra gridare "Io mi rifiuto di prestare il mio talento e la mia dignità a questa farsa!". Quella prontamente recuperata da una delle maestre e costretta a fare la sua parte. Quella, quella è mia figlia. La stessa che una volta scesa dal palco mi ha abbracciata e mi ha chiesto con aria angelica "Allora mammina, ti è piaciuta la recita?". Oh sì Emma, mi è piaciuta eccome!

Ovviamente nostra figlia è la seconda, quella che entra e poi sembra urlare "Io mi rifiuto di prestare il mio talento e la mia dignità a questa farsa!" Povera maestra.

Posted by Simona Redana on Sabato 13 giugno 2015

lunedì 8 giugno 2015

Gualda mamma, sono glande!

- Mammaaaaaa
- Dimmi amore
- Anch'io voio i tlucchi!
- I che? Trucchi? Emma non guardare 'ste pubblicità per favore, lascia perdere. I trucchi se li mettono i grandi, tu hai 3 anni.
- Ma quette sono bambine!
- Sì, lo vedo, e alla mamma non piacciono queste cose. Ti truccherai quando sarai grande ok?

Poco dopo, all'asilo.
- Vieni amore che ti metto le scarpine, dai che è tardi...
- No no mamma, le metto io. Gualda? Le ho messe. Io sono glande mamma capito? Vedi? Sono glande io!

E niente, le ho detto che FORSE, il prossimo Natale, SE farà la brava, potrò PROVARE a chiederli a Babbo Natale, 'sti maledetti trucchi da bimbe. Che poi "trucchi da bimbe" non è un ossimoro?

È solo un gioco, direte voi, le bambine vogliono imitare le loro mamme truccandosi, non fanno niente di male, anzi, è una cosa tenera.
Sarà.
Io non discuto le buone intenzioni di una bimba di 3 anni che si imbratta di rossetto. È solo che al giorno d'oggi l'infanzia dura talmente poco.... Io a 16 anni giocavo ancora di nascosto con le Barbie, ora le teenager sono protagoniste di programmi come "16 anni incinta".

Riuscirà la sola educazione che le impartiremo a convincerla a godersi il bello dell'infanzia finché può? O le pubblicità dei trucchi su Rai Yoyo (un canale che ha come target un pubblico in età prescolare, vorrei ricordare), la compagna di classe che stamattina sfoggiava unghie dei piedini smaltate di rosso, i costumini per bambine di 3 anni che già prevedono pezzo di sotto e pezzo di sopra, le eroine dei suoi cartoni animati preferiti che sembrano non attendere altro che un bacio e un principe per realizzarsi, le vetrine natalizie ricolme di mini lavatrici, aspirapolveri di Hello Kitty e bambolotti piagnoni me la trasformeranno nel giro di un anno o due in una mini-donna?

Mamme di bimbi (ma soprattutto di bimbe) più grandi, mi dite la vostra? 
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