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mercoledì 27 maggio 2015

Ah già che soffro di vertigini!

- AAAAHRG MA QUANTO È ALTO!!!
- (facendole pat pat sulla schiena) dai stai tranquilla...
- NO NO NO HO PAURA HO PAURAAAA VOGLIO SCENDERE!
- Ma non si può scendere su! Vuoi che ti tengo la manina?
- SI MA HO PAURA LO STESSO AAAARGH!!!
- (massaggiandole la schiena e tenendole stretta la mano sudata) sssst tranquilla... non succede niente... sssst tienimi forte la manina... ci sono qui io, tranquilla... mamma.

P.S. Devo ricordarmi che soffro di vertigini.
P.P.S. E non è stata nemmeno la prima volta (vedi post su scivolo gigante gonfiabile e tradimento emmico)
P.P.P.S. Tutta colpa di Marito e del suo "Carino quel gioco, ci sono andato l'altra volta con Emma... vacci tu oggi, tranquilla". Dovevo capire dal ghigno che c'era qualcosa sotto.

venerdì 22 maggio 2015

Che hai fatto oggi all'asilo?

Di solito va così:

- Emma ciaooooo! Allora cos'hai fatto oggi all'asilo?
- Uff... ho giocato, ho mangiato e ho dormito.

Anzi, spesso va così:

- Emma ciaooooo! Allora cos'hai fatto oggi all'asilo?
- Giocatomangiatodormito.

Praticamente l'adolescenza è alle porte. Oggi però è andata così:

- Emma ciaooooo! Allora cos'hai fatto oggi all'asilo?
- Ho pianto tanto tanto... gridavo "Mammaaaa ti pregoooo torna da meeeee" e piangevo, piangevo, ma tu non c'eri, eri andata via e io ero triste e volevo solo stare con te e abbracciarti forte forte forte... Ma tu non c'eri... e io piangevo... Ma ora sei qui con me, ora tu sei qui con me.



Ok preferivo giocatomangiatodormito.



martedì 12 maggio 2015

Cose che capitano (solo a me)


Parchetto, esterno giorno.

Sto controllando Emma, che dondola felice sull'altalena "dei grandi". Ha appena imparato come ci si spinge da soli e ci starebbe per ore (sto seriamente pensando di portarmi il MacBook al parchetto e lavorare da lì).

Mi si avvicina una bambina, sua compagna d'asilo. È serissima.

- Senti signora, come ti chiami?
- Io? Mamma di Emma!
- Non scherzo: come ti chiami?
- Ehm... Simona perché?
- Ecco, Simona. Io preferirei che Emma andasse sull'altalena per piccoli, così non rischia di ribaltarsi. Qui è troppo pericoloso per lei, grazie.

Cazziata da una 4enne. Questa mi mancava.

lunedì 4 maggio 2015

Tipo la giornata più bella della sua vita

Questo weekend abbiamo portato la Gnoma a Leolandia, parco divertimenti a pochi km da casa che da quest'anno ha introdotto una novità che ha attirato come mosche milioni di bambini: il mondo di Peppa Pig.

Noi ci siamo andati sia sabato che domenica perché anche a Leolandia il giorno dopo si entra gratis. Sabato era il giorno successivo al primo maggio, e c'era un sole che mollami. Risultato: 9mila persone (giuro, me lo ha detto un cadaverico bigliettaio all'ingresso). Per quanto il parco sia ben organizzato e le file scorressero veloci, per ogni giostra ci sono voluti dai 10 ai 20 minuti di coda. Sotto il sole. Con gnoma scalpitante per mano. Capisciammè.

Ma domenica.... beh domenica ci è sembrato di entrare in Paradiso. Siamo entrati nel pomeriggio e il tempo era grigio e minaccioso. E sì, io il Paradiso me lo immagino col cielo grigio e minaccioso ma senza code.

Se per entrare nella casa di Peppa Pig, sabato, ci siamo fatti una fila chilometrica in mezzo a bambini particolarmente piccoli e sovreccitati che non capivano perché le persone non avanzassero, domenica la casa di Peppa era tutta per noi. Davvero. C'eravamo solo noi.

Emma si è fatta aprire la porta di casa Pig da un baldo giovane dello staff.

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