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martedì 17 febbraio 2015

Cosa farei se fossi una casalinga

Ogni tanto me lo chiedo: come sarebbe la mia vita se non avessi un mutuo a 4 cifre e Marito guadagnasse tanto da poterci mantenere tutti? Ok, probabilmente lavorerei comunque, perché il senso di realizzazione che mi dà il mio lavoro poche altre cose nella vita potrebbero regalarmelo, ma magari lo farei part-time e comunque lavorerei solo per me stessa, cercando di realizzare qualcosa di mio. Però, ecco, a volte mi diverto a immaginare come sarebbe la mia vita, la mia giornata, a livello pratico. Tipo.

Cosa farei se fossi una casalinga

Mi alzerei alle 8, ma troverei già i vestiti miei e della gnoma puliti, stirati e appoggiati sul calorifero caldo la sera prima. Il che mi darebbe il tempo di farmi una bella doccia, darmi una truccata e uscire con un aspetto decente. Ma non prima di aver preparato una ricca e sana colazione a mia figlia anziché infilarle in bocca tre biscotti mentre le pulisco il viso con una salviettina e le infilo l'unico paio di leggings usciti dalla lavatrice senza macchie. Avrei, anzi, una vasta gamma di leggings puliti tra cui scegliere perché finalmente avrei il tempo di eliminarle, quelle maledette macchie resistenti ai comuni lavaggi.

Arriverei all'asilo con qualche minuto di anticipo, giusto il tempo di fare quattro chiacchiere con le altre mamme davanti al cancello. E sì, conoscerei il nome di ciascuna di loro e dei loro figli. Dopo aver salutato Emma con un bacio me ne andrei a fare la spesa. Cioè, quella vera, non quella online. Toccherei con mano la frutta, la annuserei, sceglierei con calma ogni prodotto senza dimenticare di leggere etichette e INCI (e sì, quelle maledette sigle mi sarebbero molto più facili da decifrare di un codice html).

Poi tornerei a casa, sistemerei la spesa e comincerei a fare qualche pulizia. Il che non mi porterebbe via troppo tempo dato che sarebbe un'attività quotidiana e non solo-se-vengono-ospiti. Poi mi infilerei le mie scarpe da running, ripasserei il mio programma di ripetute e mi prenderei un'ora e mezza abbondante per andare a correre, in pieno giorno, con il sole che mi bacia il viso. Tornerei a casa, mi farei una lunga doccia, mi preparerei un pranzetto sano, naturale e delizioso che mi gusterei apparecchiando la tavola e non direttamente dalla pentola/confezione. Dopo un'oretta di tv e mezzora dedicata alle mie attività indipendenti online, mi dedicherei alle pulizie secondarie (un giorno mi occuperei di lavare i vetri, un altro penserei alle persiane, il mercoledì lo dedicherei alla polvere sui ripiani alti, ecc. ecc.). Giusto un'oretta, perché tanto pulendo la casa tutti i giorni non si accumula sporcizia no?

Prima di andare a riprendere Emma all'asilo mi rilasserei con un buon libro e aggiornerei il mio status su Facebook, approfittandone per invitare un paio di amiche a un tè per il giorno seguente. Dopo aver alimentato la mia pasta madre, mi darei una truccata e andrei all'asilo, presentandomi 10 minuti prima per poter fare quattro chiacchiere con le altre mamme. Riabbracciata Emma, la porterei un'oretta al parchetto. Poi torneremmo a casa e anziché piazzarla davanti alla televisione per tornare a lavorare passerei un pomeriggio costruttivo insieme a lei: lavoretti manuali, découpage, formine con pasta gioco rigorosamente fatta in casa e poi via in cucina a preparare insieme i biscotti!

Prima dell'arrivo del maritino mi darei la terza truccata della giornata e comincerei a preparare il risotto. Lo accoglierei con un bacio e un aperitivo, e poi ceneremmo tutti e tre su una tavola apparecchiata, con la tovaglia. E sì, avrei anche il tempo, poi, di lavare la tovaglia (senza dimenticare di smacchiarla prima a mano con il bicarbonato). Sarebbe poi il maritino, affascinato dalla mia radiosità e bellezza, a sparecchiare e mettere tutto in lavastoviglie mentre faccio il bagnetto a Emma.

Metterei la bimba a nanna, non senza averle raccontato la sua storia preferita, e poi mi godrei una lunga e piacevole serata con la mia dolce metà, in una casa pulita, profumata di biscotti e con le persiane lucide. Prima di andare a letto, scegliere i vestiti per l'indomani sul calorifero.

Cosa farei davvero se fossi una casalinga

Mi alzerei alle 8.55 di soprassalto accorgendomi di non aver messo la sveglia la sera prima. Infilerei tre biscotti in bocca a Emma senza nemmeno svegliarla e ne approfitterei per vestirla, al buio. Uscirei direttamente in pigiama ma con l'accortezza di indossare il cappotto lungo. Arriverei in ritardo all'asilo e sarei cazziata dalla maestra per essermi dimenticata il bavaglino della bimba.

Mi fionderei al supermercato e passerei mezzora a cercare parcheggio per poi accorgermi di aver dimenticato il portafoglio a casa. Tornerei trafelata a casa per recuperarlo e mi fermerei un secondo a controllare le notifiche su Facebook. Dopo due ore mi accorgerei che è troppo tardi per fare la spesa e comprerei mele preconfezionale su Esselunga.it. Mi preparerei un risotto pronto al volo e per non sporcare inutili stoviglie lo mangerei direttamente dalla pentola sul divano. Farei una lavastoviglie veloce, butterei qualche gioco di Emma in cameretta e mi accontenterei di un ordine apparente (ma guai a guardare sotto il tappeto o nell'armadio).

Cercherei di leggere un libro ma mi addormenterei 10 minuti dopo, risvegliandomi giusto in tempo per andare a recuperare Emma all'asilo. Arriverei tardi, passerei correndo davanti ad altre mamme sconosciute ed eviterei lo sguardo della maestra consapevole che, di nuovo, mi sono dimenticata del bavaglino. Trascinerei la bimba a casa, che al parchetto fa un freddo boia, e guarderei con lei per l'ennesima volta Frozen, giochicchiando distrattamente con l'iPad. Alle 18.00, distrutta dai sensi di colpa, proporrei alla gnoma di fare un nuovo gioco insieme: fare canestro nella lavatrice con pallottole di vestiti sporchi trovati sparsi per casa. Poi metterei il solito programma veloce a 30° (che non c'è mica il tempo di fare una lavatrice per ogni colore) e pregherei San Dixan di eliminare più macchie possibile senza colorare di rosa le mutande del marito.

Ah già, marito. Marito al suo ritorno troverebbe una casa, una moglie e una figlia dall'aspetto discutibile e sarebbe lui a preparare la cena. Poi ci addormenteremmo tutti davanti alla tv, con i piatti sporchi nel lavandino, il bucato ancora bagnato dimenticato nella lavatrice che comincia a impuzzolentirsi e nessun paio di leggings senza macchie pronti per l'indomani.

Morale della favola

Eggnente. Mi sa che non è tanto una questione di lavoro. Alla fine temo che se anche fossi casalinga, a fine giornata non avrei fatto spesa, sport e attività ludico-creative con la gnoma, e la mia casa sarebbe comunque un disastro. Almeno ora ho la scusa che lavoro 8 ore al giorno e tutti mi perdonano i leggings della gnoma macchiati.

10 commenti:

  1. A meta della prima parte stavo già pensando "questa ha un'idea troppo idilliaca delle casalinghe" poi per fortuna ho letto la seconda parte...io non sono casalinga ma le settimane in cui mi sono trovata a non lavorare fuori casa ti sicuro che sono bravissima a incasinarmi la vita e riempire ogni secondo di tempo con altre attività che mi sembrano indispensabili (tipo mettere le toppe sulle ginocchia a tutti i pantaloni che mio figlio buca) riordinare i cassetti in cui non so come ma si sono trovati a convivere mutande e maglioni così alla fine faccio lo stesso tutto con l'affanno come se lavorassi...

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    1. Hehehe il pezzo è scritto apposta per farti innervosire o infuriare (specialmente se SEI una casalinga) nella prima parte e... farti ridere nella seconda! Io lavoro da casa e in effetti ogni tanto mi capita di perdermi in cose apparentemente indispensabili o di darmi al decluttering estremo dimenticandomi proprio le basi (tipo che ho i piatti sporchi in cucina e un pavimento che fa schifo)!

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  2. Post bellissimo!!!! non c'è da aggiungere altro!!!!

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  3. Io sono una casalinga non per scelta e la vita non è proprio idilliaca! Cmq dimenticavi nella versione reale che ci sono mille impegni che i parenti ti rifilano perché TANTO TU SEI A CASAAAAA!

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    1. Sisi lo immagino, infatti la prima parte del post, quella idilliaca, è assolutamente frutto della mia immaginazione! Alla fine quando si sogna lo si fa in grande no? Invece la realtà sarebbe molto più simile a quella descritta nella seconda parte del post e anzi, magari anche peggio. Come dici tu, probabilmente passerei le giornate in fila in posta perché qualche parente mi affibbierebbe raccomandate da inviare, che tanto io non lavoro...

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  4. ahahah mi avevi fregata con la prima parte!!

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  5. p.s. sei nella mia Top of the Post settimanale! ;) http://theswingingmom.com/top-of-the-post-23-02-2015/

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  6. p.s. sei nella mia Top of the Post settimanale! ;) http://theswingingmom.com/top-of-the-post-23-02-2015/

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  7. Al penso esattamente come te ed è il motivo per cui non faccio la casalinga. Il lavoro è un alibi perfetto!!! Sono mamma anche io e ho scoperto il tuo blog grazie ad un'altra mamma the swinging mom. Ti seguirò con piacere. Ciao, Giorgia

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