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martedì 17 giugno 2014

Di quando la rete è ladra e tu non puoi farci niente

Ok io non sarà tutta 'sta penna. Ho un blog disordinato, graficamente disastroso, pieno di post scritti e mai riletti, ricco di intercalari e parolacce e, soprattutto, terribilmente cinico. Ma va bene così, questo blog è lo specchio della mia anima - o almeno della parte che posso mostrarvi senza temere denunce.

Su unamammainpiu.it non è facile trovare smielate dichiarazioni d'amore nei confronti della Gnoma o di chicchessia. Ed è normale, mai nessuno ha sentito uscire dalla mia bocca frasi come "Ti Amo" e "Ti voglio bene". Quindi ci sta. Però ecco, leggendo attentamente tra le righe, qualcosa di lontanamente dolce e materno si può estrapolare anche da un blog come questo. Tipo in quel brevissimo post in cui per un attimo, ma solo per un attimo, ho aperto i cancelli alla tenerezza e mi sono lasciata scappare una frase:

il parto è forse l'unico appuntamento al buio in cui hai la garanzia di incontrare l'Amore della tua vita

E niente. La frase è piaciuta. Non so a chi ma a qualcuno è piaciuta. Quel qualcuno ha avuto la brillante idea di condividerla sul suo profilo Facebook/Twitter/Instagram o, per quel che ne so, di tatuarsela in fronte o farci uno striscione per lo stadio.

Solo che si è dimenticato di citarmi.

E la frase ha cominciato a rimbalzare in rete. Divenuta un vero e proprio meme, associata a foto di madri abbracciate a pargoli appena nati, presentata in tutti i font possibili immaginabili (sì, miei cari grafici, anche in comic sans, capiteammè), la mia frase, una delle mie rarissime esternazioni d'amore, è diventata un piccolo grande tormentone.

Me ne sono accorta quando l'ho trovata pubblicata su mega portali del calibro di PianetaMamma o Nostro Figlio, postata e condivisa da migliaia - giuro, migliaia - di persone sui social network. Me la sono ritrovata sulle bacheche di amici e parenti ignari che la frase che li aveva fatti sospirare proveniva dalla mente malata della loro amica/parente Simona.

E niente a questo punto la cosa comincia decisamente a infastidirmi. Concordo con chi sta pensando che una volta messi in rete pensieri e immagini non si può pretendere che restino privati. Ci mancherebbe. Però checcazzo.

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