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giovedì 18 dicembre 2014

Di sindaci, canzoni di Natale e figure demmerda

Asilo, 9 del mattino.

- Emma dammi un bacino.... smmmmack... vado ciao
- Ehi aspetti signora! 
- Siiii?
- È che sua figlia ieri....
- Ok, che ha fatto.
- Beh, ieri è venuto il sindaco a visitare l'asilo...
- Oddio non voglio sapere!
- No è che... beh, ci siamo seduti tutti in cerchio per far cantare ai bambini una canzone di Natale no? Cominciamo a cantare e Emma all'improvviso si alza in piedi e comincia a urlare "IO SONO ALLABBIATA!" e noi "Ma Emma tesoro cosa c'è? Siediti dai che cantiamo la canzone al sindaco" e lei "MA QUETTA NON È LA CANZONE DI NATALE!" e noi "Ma sì Emma, è quella che prepariamo da settimane" e lei "NO, LA CANZONE DI NATALE È QUELLA CHE CANTO CON I NONNI! IO SONO ALLABBIATA, SONO ALLABBIATAAAAAA"...
- Ah... ehm... sì... devoandareciao

domenica 14 dicembre 2014

Fingersi una youtuber: lo stai facendo male

Ok ci ho provato, giuro, io ci ho provato a vestire i panni della mamma blogger (anzi, youtuber) perfetta, quella che sorride smagliante alle telecamere mostrando come creare deliziosi bigliettini natalizi usando pirottini di carta (nemmeno sapevo cosa fosse un pirottino) e dicendo frasi come "Se anche voi, come tutte le brave mamme, preparate dolcetti per i vostri bambini....".
Ci ho provato.
Ma credo che un regista, un direttore della fotografia, un fonico e diverse altre figure dello staff assunto da Upim per girare questo video abbiano cambiato lavoro dopo aver avuto a che fare con me.
Per girare questo e un altro video ci abbiamo impiegato 8 ore.
Mi avevano detto che si sarebbe trattato di una cosuccia di pochi minuti, tra pochi intimi. E invece mi sono trovata a dover "recitare" davanti a tipo 20 persone. Io che balbetto anche solo per chiedere il modulo per il PaccoCelere 3 in posta. Io che, se ho deciso di scrivere e nascondermi dietro una tastiera... ci sarà un perché.
E tra l'altro, orrore e raccapriccio, mi è stato raccomandato di non indossare maglie nere. E l'unico capo "colorato" trovato nel mio armadio, quella mattina, era una maglia che uso come pigiama nelle mezze stagioni.
Dire che non ero me stessa mentre, in pigiama, davanti a 20 persone, usavo termini come "pirottini" è poco. Insomma Upim perdonami: io ce l'ho messa tutta.

P.S. Io vi avviso: ogni volta che qualcuno cliccherà su questo video una vera youtuber morirà prima ancora di aver detto "Ciao ragazze".

 

venerdì 5 dicembre 2014

A Natale siamo tutti più buoni tranne lei

- Emma amore, hai già preso il cioccolatino dell'avvento oggi?
- No mammina...
- Oh cucciolo tieni!

Più tardi.
- Amore del papà, oggi la mamma ti ha dato il cioccolatino dell'avvento?
- No papino...
- Ooooh patatina tieni...

Meno male che in questa casa vivono solo due adulti babbioni, se no Emma peserebbe 50kg.

giovedì 27 novembre 2014

G come Giocare (sicuro): si ma chi pensa agli orsacchiotti?

Venerdì scorso sono andata alla fiera del giocattolo G come Giocare, luogo pieno di bambini sovreccitati e urlanti che normalmente per me rappresenterebbe l'Inferno, soprattutto con Gnoma al seguito. Per fortuna, però, mi trovavo lì per lavoro e la Gnoma se l'è cuccata marito.

Mentre Emma guidava trattori, disegnava, serviva il tè a papino e testava il Cicciobello Bua che le arriverà a Natale (orrore&raccapriccio), io me ne sono stata comoda comoda ad ascoltare una conferenza sulla sicurezza dei giocattoli.

Ho imparato per esempio che:

lunedì 24 novembre 2014

Tu quoque Emma, fili mi!

Sabato mattina, Fantabosco di Bergamo. Io e Marito ci prepariamo ad affrontare una lunghissima ora. La Gnoma adocchia scivoli, vasche di palline, gonfiabili e percorsi morbidosi: trema e non riesce nemmeno a parlare dall'emozione.

Comincia Marito, che segue Emma sui giochi finché gli rimane abbastanza fiato. Poi simula una telefonata urgente e se ne va, lasciandomi una gnoma trafelata che, come prima attrazione da visitare insieme, mi propone uno scivolo gonfiabile di circa 10 metri, talmente ripido che più che "scivolare" giù ci si lancia nel vuoto. La seguo riluttante.

giovedì 20 novembre 2014

Scusa ma perché corri?


Non sono mai stata una sportivona, il mio fisico demmerda me lo ha sempre impedito. Sono una di quelle che possono passare ore in palestra e non vedranno mai, MAI, spuntare un muscolo sul proprio corpo. Ho poco fiato, pochissimo. E ho pure la vista rincoglionita (ci vedo benissimo ma se un oggetto è in movimento non riesco a seguirlo bene, il che mi ha sempre impedito di fare qualsiasi sport che preveda una palla).

Insomma faccio schifo, il mio corpo fa schifo. Magrino e apatico, me lo sono trascinato dietro a fatica per più di 30 anni, sopportandone la debolezza e l'incapacità di muoversi senza provocarmi una qualche sofferenza.

Odio il mio corpo, l'ho sempre odiato. Non mi rappresenta, non mi segue, non riesce a stare al mio passo.

Ho provato tante volte a combatterlo: ho fatto danza del ventre per anni, ho passato ore in palestra, ho fatto tutti i tipi di corsi possibili immaginabili (ricordate le mie terrificanti lezioni di Zumba?). Quando ho dovuto affrontare insieme al mio corpo una gravidanza ho pensato seriamente di non farcela.

giovedì 13 novembre 2014

L'indipendenza è gnoma

Si accorge che deve espletare proprio durante la maratona di Peppa Pig. Va a recuperare il telecomando di Sky, schiaccia il tasto pausa, va in bagno, accende la luce, sistema il riduttore sul wc (che la mamma glielo toglie sempre), fa roba, tira l'acqua, si riveste, spegne la luce, torna sul divano e schiaccia il tasto play di My Sky giusto in tempo per scoprire dove minchia sono finiti gli occhiali di Papà Pig.

E boh, a questo punto direi che è pronta no? Che faccio, aspetto i 3 anni o comincio subito a chiederle quando intende trovarsi un monolocale in Città Studi?



venerdì 7 novembre 2014

Emma, the best of the week

Ok cerco di riassumere in qualche frase questi ultimi giorni di vita con la Gnoma. Ora che 'sto cosino sa parlare (vabbè, parlare... sa esprimersi, dai) passo mezza giornata a ridere. Ecco i momenti migliori della settimana.

venerdì 24 ottobre 2014

Dio salvi Baloo

- Emma?
- Mmmh....
- Emma svegliati! 
- Mmmh cosa c'è Baloo?
- Voglio andare all'asilo, andiamo all'asilo? Dai, svegliati dobbiamo andare all'asiloooooo!
- Uff.... ba bene Baloo....
- Dai facciamo colazione. Uuuuh che bei biscotti li voglio anch'io anch'io ANCH'IO!
- Ok tieni Baloo, ma quetti sciono di Emma ba bene? Sciono miei. Quetto è tuo, toh.
- Emma?
- Che c'è Baloo.....
- Mi fai vedere come si fa la pipì? Ti preeeeeegoooo...
- Baaaa bene Baloo, vieni. Ecco, metto il basino, mi siedo e appetto....
- Oooh che brava che sei a fare pipì, io non sarei proprio capace! Ok adesso andiamo all'asilo?
- Ma Baloo io voio vedele i cattoni....
- Ma io voglio andare all'asilo ADESSO! Però ho paura quindi devi portarmi tu in braccio quindi devi venire per forza con me capito?
- Ba bene Baloo... dai, vieni, non avele paula, ti tengo in blaccio, stai qui con me.
- Grazie Emma, tienimi forte eh? Forte forte!
- Tracchillo Baloo, ti tiene Emma...
- Grazie Emma. Oh, ciao mamma, io vado all'asilo con Emma! Evvivaaaaaa!!!

martedì 21 ottobre 2014

Poteva finire tutto così

Sabato. Due amici con una figlia dell'età di Emma ci invitano sul lago per un aperitivo e una pizza con le bambine. La Gnoma è più vista e allegra del solito: gioca al parchetto, chiacchiera, canta, mangia di gusto qualche stuzzichino durante l'aperitivo. Ma l'aria è frizzantina e qualcosa va storto. Emma prende freddo e una volta entrati al ristorante vomita l'anima sul pavimento.

Corro da una cameriera e chiedo se mi può dare una mano - o uno straccio - per pulire per terra ma lei mi guarda impassibile e se ne va. Raccolgo 600 tovaglioli e pulisco da sola, mentre la gnoma si fa consolare dal papino. Un attimo dopo lei è vispa e allegra. Penso che si sia trattato di un piccolo colpo di freddo e la serata continua.

martedì 14 ottobre 2014

Di album di figurine e sfascion blogger

Ai miei tempi - pensavo che ci avrei messo di più a pronunciare questa frase ma i 32 sono alfine arrivati - completare un album di figurine era praticamente impossibile.

Se ottenere l'album e i primi due o tre pacchetti di figurine era abbastanza facile (spesso era gratis o allegato a qualche giornalino), completarlo con a disposizione quei tre o quattro pacchetti a settimana "se fai la brava/se mi ricordo di passare in edicola" era impresa ardua. Soprattutto considerando il fatto che spuntavano doppioni già nel primo pacchetto, quello allegato all'album, per dire. Anche lavorandoci su un paio d'anni buoni, alla fine mi ritrovavo con buchi incolmabili che potevano essere riempiti solo dietro apposita richiesta alla Panini, mai fatta.

Comunque.

martedì 7 ottobre 2014

Ruoli invertiti

Una cimice svolazza per la sala.

Lei: AAAAAAAAAAAAHHHH!!! AIUTOOOOO! AAAAH!!!
L'altra: Ma no tesoro cosa c'è? Che succede? Vieni qui, su.

Lei... sono io. L'altra è Emma. Sì perché ogni tanto mia figlia mi chiama "tesoro", e lo fa con quella vocina mielosa e rassicurante della mamma che ha a che fare con una figlia spaventata. Ogni tanto mia figlia duenne mi si avvicina, mi abbraccia e mi dà due pacche sulla schiena dicendo "tranquilla mamma, su, tranquilla". Ogni tanto, se le disobbedisco, mi punta il ditino contro e mi intima "Adesso basta piangere capito? CA-PI-TO?! Bas-ta! Adesso io vado via, tu stai qui ma NON piangere".

martedì 23 settembre 2014

So cos'hai fatto sabato scorso


- Ciao mamma e papà di Emma!
- Ciao nuova maestra di Emma sulla quale vorremmo fare subito una buona impressione!
- Ma sapete che anch'io sabato stavo mangiando in quel fast food di Orio? Non vi ho salutato perché non mi avete vista e non volevo disturbarvi...

Ma pensa, com'è piccolo il mondo! Sabato... in quel fast food..
Occazzo.
Sabato? In quel fast food?!

martedì 16 settembre 2014

Frozen visto a 32 anni


Ok, proviamo a vedere ‘sto Frozen. Tutte le mamme blogger ne sembrano entusiaste. Ed è vero che loro si entusiasmano anche per i tutorial su come creare insieme ai pargoli una cartolina per la Festa del Papà ma mi sembrano – quasi – tutte donne intelligenti. E comunque devo assolutamente prendermi una pausa da Peppa Pig.
- Emmaaaaa, vieni a vedere questo nuovo cartone! Dai, siediti qui. Si chiama Froooozen, e parla di due principesse e boh, credo un pupazzo di neve. Comunque dai, siediti qui con mamma. 
Ok. Prestanti omoni che canticchiano "Lucido, splendido, solido, duro". Non è esattamente quello che mi aspettavo e Emma già mi guarda storto. Tra l’altro parte male: già cantano.

Ah, ecco il castello, ecco le principesse. Emma si è riaccomodata sul divano. Ho ancora una speranza.

lunedì 15 settembre 2014

Primo giorno di materna e lei ha già un'altra

- Ciao io sono Martina, e sono la sua Grande
- Eh?
- Ciao io sono Martina, e sono la sua Grande
- Ciao bambina, in che senso sei la sua grande?
- Sono la Grande di sua figlia, lei da oggi sta con me.
- Ah... ok...
- Me ne occupo io signora.

venerdì 12 settembre 2014

Spannolinamento: parte seconda

Quando a giugno ho realizzato che quest'anno la gnoma avrebbe cominciato la materna, dopo un primo momento di somma goduria (l'asilo costa la metà del nido) mi sono resa conto che entro settembre avrei dovuto "spannolinare" la gnoma.

E così è cominciata la prima fase dello spannolinamento, quella in cui si presenta al pargolo un misterioso oggetto sconosciuto che non vede l'ora di accogliere i suoi scarti fisiologici e si comincia a valutare seriamente di far plastificare il divano.

lunedì 8 settembre 2014

Uccino, tonna tua bave!

Ok, lo ammetto. Da "brava madredenegere" (lo so che è un ossimoro) sono caduta nella trappola del Lupo Nero. In pratica, per non dover fare sempre la parte della cattiva, mi sono ridotta a inventarmi un minaccioso antagonista per la Gnoma il cui compito è spingerla a fare quello che va fatto, possibilmente in tempi brevi. Nel mio caso ricordo che il lupo nero che si inventava mia nonna per farmi mangiare più di quanto volessi - come tutte le nonne mi trovava deperita - erano delle perfide Suore Volanti che, se non avessi finito quello che avevo nel piatto, sarebbero atterrate sul balconcino della cucina di mia nonna per prelevarmi e portarmi con loro nell'oscuro convento davanti a casa. Da qui il mio difficile rapporto con la Chiesa, immagino.

Comunque.

giovedì 4 settembre 2014

... e quando lei....


Quando mi abbraccia forte e mi sussurra "Ooh, la mia mami"...
quando esce dalla porta di casa, si blocca e torna indietro chiedendomi un bacino...
quando ride davanti a un cartone animato...
quando mi tira fuori dal nulla una parola nuova...
quando chiede solo di me per la buonanotte...
quando mi mette un braccino attorno al collo nel lettone, mentre dorme...
quando mi annuncia orgogliosa di aver fatto pipì nel vasino...
quando sto via un po' e al mio ritorno urla "La mia mammina!"...
quando la sveglio a suon di baci e lei sorride ma fa finta di dormire per averne ancora...
quando mi racconta la sua giornata (a modo suo)...
quando canta perché è allegra...
quando è in braccio e mi parla accarezzandomi i capelli...
quando si fa male e chiede solo di me....

... ecco, in queste occasioni penso che sì... forse potrei anche tenerla dai.

giovedì 31 luglio 2014

Madredegenere livello Esperto: stavolta ho superato me stessa

Ultimo giorno di asilo nido. La Gnoma, a soli 2 anni e mezzo ha già ricevuto il suo primo diploma e si prepara a salire di livello: a settembre comincerà l'asilo, quello "dei grandi". Io invece sono già salita di livello. La mia madredegenerezz... madredegenerità... madredegeneritudin... madredegeneraggine, insomma, avete capito, è passata dal livello Intermedio a quello Esperto. Tanto che, questa volta, mi sono sorpresa a vergognarmi di me stessa.

Ma andiamo con ordine.

martedì 29 luglio 2014

Madre degenere io? Dovreste vedere lei!

- Fammi le coccole...
- Ok vieni qui....
- Ho tanta fame! Dammi un biberon di latte!
- Ancora? Uffa toh!
- Mmmmmh buono.... ho tanto sonno....
- E dormi!
- Facciamo le nanne insieme?
- NO!
- Buaaaaaaa buaaaaaa!!!
- Uffa basta piangere insomma! Ho detto basta capito? BA-STA!

Ok se avete pensato che quello sopra riportato sia il tipico dialogo tra me e la Gnoma avete frainteso - e siete anche senza cuore. No no, la madre degenere in questo caso è la Gnoma, e la figlia scassacazzi bisognosa di attenzioni è la stramaledetta Baby Minnie, un pupazzo che la Gnoma ha momentaneamente fregato alla cugina - con grande gioia dei di lei genitori - che da giorni ci tormenta con richieste incessanti e una vocina talmente stridula che giurerei di aver visto incrinarsi un bicchiere.

Beh, la Gnoma in questi giorni sta impazzendo. Perché a differenza dei suoi innumerevoli peluche, di cui l'infante si prende molta cura ma che, ogni tanto, accantona per occuparsi di altro, Minnie no, non la si può mettere da parte. In pratica è come un bambino vero. Un bambino con una nonna, che sarei io, che ogni tanto decide di farlo fuori di nascosto da Mamma Gnoma: grazie al cielo Baby Minnie è dotata del Sacro Interruttore ON/OFF, quello che ogni neo mamma cerca disperatamente sul corpicino del figlio neonato.

E niente, tutto questo per dire che quando vedo la Gnoma alzare gli occhi al cielo e sottomettersi sbuffando a una delle tante richieste della sua bambina, non posso non trattenere un sorrisetto soddisfatto. Dura la vita da mamma eh gnometta? Ora sai cosa si prova. PRRRR :-P


martedì 22 luglio 2014

Mamma pensa, prima di parlare pensa!

- mamma (do)v'è papà?
- è in bagno amore, arriva...
- mamma... v'è papà?
- Emma è ancora in bagno papà... che vuoi che ti dica, sarà caduto nel water!

Mamme, sono sicura che non c'è alcun bisogno di ricordarvelo, ma pubblico questo post per ribadire un concetto che è noto ai più ma che a me, ogni tanto, sfugge: quando parlate con un duenne, non usate mai l'ironia. Il bambino non la coglierebbe.

E potreste ritrovarvelo, una sera, piegato sul water che grida disperato papàààà papààààà....

giovedì 26 giugno 2014

Perché dovresti avere un figlio

Mai voluto figli, io. Mai piaciuti i bambini. E se devo proprio dire la verità, non mi piacciono molto nemmeno adesso, Gnoma esclusa (e non sempre). Mai stata particolarmente materna. Mai giocato "alla famiglia" con le amiche e mai fatto da mamma alle mie bambole.

Quando mi sono fidanzata, e poi sposata, il problema bambini ovviamente mi si è posto. La prospettiva di diventare mamma non mi allettava per niente, ero quasi gelosa all'idea che Marito potesse amare qualcun altro oltre a me, ero gelosa del mio corpo snello, del mio tempo libero, del mio sacrosanto diritto a mettermi lo smalto su mani e piedi, dei miei viaggi in giro per il mondo, della mia vita.

Ma sapevo anche che se non lo avessi fatto subito, un bambino, forse non lo avrei fatto mai. In fondo era il momento giusto: l'età c'era, le condizioni economiche no ma sentivo - giustamente - puzza di crisi e sapevo che le cose non sarebbero mai migliorate, Marito aveva cominciato a parlarne, i futuri nonni fremevano, la società mi diceva che era cosa buona e giusta. E insomma, io sono pigra in modo imbarazzante, e non sono riuscita a trovare nemmeno la voglia di pensarci su. "Boh ok magari proviamoci" ho buttato lì. Tre giorni dopo ero incinta. BOOM.

Solo guardando quelle due lineette rosa sul test mi sono resa conto di quello che MI ero fatta. Ma era così che doveva andare. Sapevo che non sarei mai stata una di quelle che un bambino lo avrebbero voluto, cercato, bramato e adorato fin da subito. Sapevo che mi sarei dovuta auto-violentare per averne uno. E così è stato.

Adesso però arriva quel momento del post in cui mi rivelo meno stronza di quello che vi sono sembrata per ben 4 paragrafi - e considerato il tempo medio per pagina rilevato dalle statistiche di questo blog, la maggior parte dei miei lettori al quinto paragrafo non ci è mai arrivato, quindi attendo con ansia la prima denuncia ai servizi sociali o al telefono azzurro.

lunedì 23 giugno 2014

Bulla o vittima? Chiediamolo a lei

IO - Ciao Emma!!!
LEI - tao mamma
IO - Allora com'è andata all'asilo?
MARITO - Mi hanno detto che è stata cattiva... era il compleanno di un bambino e boh, deve aver menato qualche altro bambino, non ho capito, comunque oggi è stata cattiva.
IO - Ah... Emma vieni qui dalla mamma... che è successo oggi al nido?
LEI - tao mamma... silo... scì... pleanno Ricky... tatti aguli a teeee tatti aguli a teeee tatti aguli a Ricky tatti aguli a te.... poi Leo e Mia pange e BUM BUM BUM (picchiandomi la gamba con il pugnetto) e vole ciuccio ma nooo ciuccio mio ciuccio e Mia pange buaaaa e la totta buona e tatti aguli a teee.. e bello silo, bello... e dindolon co Japopo e pange Mia e pange Giulia e BUM BUM BUM tatti aguli a teeee e buaaaa pange e ciuccio? nooo mio ciuccio!

E niente. Io gliel'ho chiesto, lei mi ha risposto ed è stata anche esauriente. Solo che oggi, in quel diavolo di asilo, potrebbe essere successo di tutto. E io non so se sgridarla o prenderla tra le braccia e consolarla. So solo che qualunque cosa sia successa non sembra averla turbata più di tanto e che di chiunque fosse il ciuccio di cui parlava, sicuramente non era suo. 

martedì 17 giugno 2014

Di quando la rete è ladra e tu non puoi farci niente

Ok io non sarà tutta 'sta penna. Ho un blog disordinato, graficamente disastroso, pieno di post scritti e mai riletti, ricco di intercalari e parolacce e, soprattutto, terribilmente cinico. Ma va bene così, questo blog è lo specchio della mia anima - o almeno della parte che posso mostrarvi senza temere denunce.

Su unamammainpiu.it non è facile trovare smielate dichiarazioni d'amore nei confronti della Gnoma o di chicchessia. Ed è normale, mai nessuno ha sentito uscire dalla mia bocca frasi come "Ti Amo" e "Ti voglio bene". Quindi ci sta. Però ecco, leggendo attentamente tra le righe, qualcosa di lontanamente dolce e materno si può estrapolare anche da un blog come questo. Tipo in quel brevissimo post in cui per un attimo, ma solo per un attimo, ho aperto i cancelli alla tenerezza e mi sono lasciata scappare una frase:

il parto è forse l'unico appuntamento al buio in cui hai la garanzia di incontrare l'Amore della tua vita

E niente. La frase è piaciuta. Non so a chi ma a qualcuno è piaciuta. Quel qualcuno ha avuto la brillante idea di condividerla sul suo profilo Facebook/Twitter/Instagram o, per quel che ne so, di tatuarsela in fronte o farci uno striscione per lo stadio.

Solo che si è dimenticato di citarmi.

E la frase ha cominciato a rimbalzare in rete. Divenuta un vero e proprio meme, associata a foto di madri abbracciate a pargoli appena nati, presentata in tutti i font possibili immaginabili (sì, miei cari grafici, anche in comic sans, capiteammè), la mia frase, una delle mie rarissime esternazioni d'amore, è diventata un piccolo grande tormentone.

Me ne sono accorta quando l'ho trovata pubblicata su mega portali del calibro di PianetaMamma o Nostro Figlio, postata e condivisa da migliaia - giuro, migliaia - di persone sui social network. Me la sono ritrovata sulle bacheche di amici e parenti ignari che la frase che li aveva fatti sospirare proveniva dalla mente malata della loro amica/parente Simona.

E niente a questo punto la cosa comincia decisamente a infastidirmi. Concordo con chi sta pensando che una volta messi in rete pensieri e immagini non si può pretendere che restino privati. Ci mancherebbe. Però checcazzo.

lunedì 16 giugno 2014

Amore della mamma... facciamo sta %#*+%$£ di nanna?!

- mamma?
- sono qui amore, sono qui accanto a te..
- mamma?
- Emy sono qui... fai la nanna, dai cucciolo..
- mamma?
- Emma dai basta storie, domani ci dobbiamo alzare presto per andare all'asilo...
- mamma?
- dimmi, Emma.....
- mamma?
- sì ho capito, mamma, è qui la mamma ok? Senti, ti faccio le cari... ora dormi però
- mamma?
- Emma... basta.... Ti ho detto che la mamma è qui. Adesso dormi!
- mamma?
- Emma non farmi arrabbiare adesso basta!
- mamma?
- Emma dormi o la mamma se ne va capito? Bas-ta!
- mamma?
- EMMA ADESSO BASTA DORMI!!!
- ...
- ...
- papà?


mercoledì 11 giugno 2014

Spannolinamento: fase 1

- Emma, cuoricino della mamma, che ne dici di guardare Peppa Pig seduta qui sul pavimento con la tua mami? Guardare la tv seduti sul divano è così out...

- Emma, amore mio dolce, non c'è bisogno che vieni sul letto per giocare con me, scendo io tranquilla

- Emi, cucciola, ridai quel cuscino alla mamma? Tieni, piuttosto gioca a saltare sul mio iPhone...

No, non sono pazza. Sto semplicemente cominciando a spannolinare la gnoma. E in quella mezzoretta che Emma passa senza pannolino vivo nel terrore che divani, letti, cuscini e tutto ciò che non è il pavimento possano venir "battezzati".

Una faticaccia. Però l'altro giorno, credo per purissimo caso, ho svuotato per la prima volta il vasino. E mi sono quasi commossa. Sarà un lungo percorso, lo so. Ma almeno ho trovato il coraggio di cominciare no?

giovedì 5 giugno 2014

Mai fare una gara di ballo country con la propria coscienza


E niente, quella maledetta vocina me la porto sempre dietro. Me la ritrovo a blaterare frasi come "non ti serve" durante le sedute di shopping e pure a remarmi contro mentre faccio zumba. Ieri la mia coscienza mi ha seguito anche in pista, durante la mia prima "gara" di ballo country.

A dir la verità né io né Marito avevamo molta voglia di partecipare a quel massacro a quella gara, ma la mia vocina mi aveva convinto...

- Dai Simo, è una di quelle cose che ti temprano il carattere... può essere utile al tuo imbarazzante problema di timidezza... provaci, che può succedere?
- Non so, potrei fare una figura di merda incredibile, tanto per dirne una!
- Ma va, sono tutti principianti, non ti cagherà nessuno...

sabato 31 maggio 2014

Guardare la tv con un bambino è come...


- mamma (co)s'è?
- è una scimmietta amore mio
- e tetto? (co)s'è?
- è un'altra scimmia Emma, stanno parlando
- e tetto?
- è la stessa scimmia di prima ma ripresa da un'altra inquadratura, cuore mio
- mamma mamma mamma (co)s'è?!
- è una cazzo di scimmia, amore mio, è sempre una scimmia
- mamma a fa la simmia?
- sta parlando con l'altra scimmia, Emma
- oooh mamma ada ada! a fa la simmia?
- niente di che amore, continua a parlare
- e tetto? (co)s'è tetto?!
- niente amore, è il cielo
- (do)v'è simmia?
- adesso torna Emma, stanno solo inquadrando un secondo il cielo
- oh! e tetto (co)s'è?
- ma come cos'è?! è sempre lei, LA SCIMMIA!!!!!

Vedere la tv con la Gnoma mi ricorda molto quando mi arrischiavo a guardare un qualsiasi programma con mia nonna e il suo amico Alzheimer. 

giovedì 22 maggio 2014

Di cioccolato e primi piccoli segreti tra donne

- papà papàààà (v)ieniiiii.... mamma (dove) va papà?!
- Emma amore, papà è andato un attimo a giocare a calcio
- (anche) io (anche) io gioca(r)e!
- amore non si può... ma sai cosa significa questo per noi?
- ???
- vieni in cucina che ti faccio vedere...
- scì
- ok allora dov'è... ah eccolo qui... il mega vasetto di Nutella personalizzato che ho regalato a papà (seee come no) per il nostro anniversario! Adesso io e te prendiamo un cucchiaio e ce ne pappiamo un po' ok? Però non dire niente a papà: ssssst!
- ssssst....
- ecco brava... aspetta che.... mmmmmpf.... ma quanto è duro 'sto coso.... aspetta Emma eh.... ggghmmmmpft... mapporc.....
- hahahaha
- ma che te ridi?! cheppalle non ce la faccio... ok Emma, mamma tua ha comunque un piano B. Guarda un po' cosa c'è nel frigo? Guarda un po' cosa si è dimenticato di nascondere papino? Il Nesquik Squeeze!
- (co)s'è?
- adesso te lo faccio provare amore, vedrai che porcata.... allora ne spremo un po' sul cucchiaino e.... prova amore, prova...
- mmmmm....
- buono eh?
- a(n)co(r)a!
- eh no aspetta, adesso un cucchiaino per la mamma.... mmmmh....
- a(n)ch'io a(n)ch'io!
- sì amore arrivo... ecco qui.... direttamente nel cucchiaino... impara amore, è così che ci si gode la Nutella, il ciccolato, il latte condensato, la crema di burro salato della nonna e tutte quelle creme che la società ti impone di spalmare da qualche parte... tutte stronzate amoredellamamma, tutte stronzate.... allora buono?
- scì
- però non dirlo a papà ok? Deve rimanere il nostro piccolo segreto.
- sssst...
- ora basta però amore, che tu hai pure quel virus intestinale e io ho una reputazione di donna magra da mantenere. Lo rimettiamo al suo posto, me lo sono segnato. Papino non si accorgerà di nulla.
- no no noooo! Mamma a(n)co(r)a a(n)co(r)a a(n)co(r)a!
- so che è dura, amore, ma ci saranno altre occasioni. Ora capisci perché la mami non si dispera quando papino sta via di casa per qualche ora?
- scì

martedì 20 maggio 2014

Invisalign funziona? L'esperienza di una mamma (sorridente) in più

Da figlia di dentista, ho sempre giudicato l'aspetto fisico - e a dire il vero anche un po' il carattere - di una persona partendo... dalla bocca. O meglio, da quello che c'è dentro. Avere denti curati, puliti e magari anche dritti significa prendersi cura di se stessi a 360°. Perché è facile farsi una piega, vestirsi bene e ricoprirsi di trucco per "apparire" a posto. Ma "essere" a posto è tutt'altra cosa.

Da figlia di dentista, però, ho sempre preteso troppo dalla mia dentatura. Passo il 99% della mia vita struccata e vestita come una che ha fatto gli abbinamenti durante un blackout, ma non esco mai senza essermi lavata i denti. Per avere i denti dritti ho patito le pene dell'inferno da adolescente. Due anni due di apparecchio fisso, con relativi problemi di socializzazione e sorrisi azzerati per 48 mesi abbondanti. Ho cominciato il liceo con l'apparecchio e per la vergogna di mostrarlo ho lesinato parole e sorrisi per tutto il tempo del trattamento. Ma anche una volta tolta l'odiosa macchinetta, non ho avuto la forza e il coraggio di cambiare atteggiamento e, per comodità, ho continuato a recitare la parte di "quella muta".

lunedì 19 maggio 2014

Una congestione e un infarto, grazie. Ah, mi fa un pacco regalo?

Sabato mattina abbiamo portato la gnoma in montagna a casa dei nonni. Dopo qualche km di curve - che Emma si è fatta dormendo alla grandissima - siamo arrivati nel piccolo, adorabile e sperdutissimo paesino dove i miei hanno affittato la casa. Loro, Nonna P e Nonno M, erano andati a farsi una passeggiata a casa di Heidi e delle sue caprette e quindi abbiamo deciso di attendere il loro ritorno al parchetto.

Qui, la gnoma si è goduta altalene e scivoli mentre Marito andava alla disperata ricerca di uno snack nei bar del paese. Poco dopo è tornato con l'aria trionfante e un pacchetto di patatine tra le mani. "Mie mie mieeee!" ha gridato la gnoma, afferrando il suo premio per non averci vomitato in macchina.

giovedì 15 maggio 2014

Mi dai un bacino?

Marito: "Emma lo dai un bacino a papà?"
Gnoma: "Mmmmm no"
Marito: "Dai amore, se mi dai un bacino ti faccio un regalo!"
Gnoma: "SMMMMMMMACK!"
Io: "C'è qualcosa che stona in tutto questo, non capisco perché ma credo sia una tecnica sbagliata...."

Qualche tempo dopo...

mercoledì 14 maggio 2014

Festa della Mamma: mi sono ripresa ora

Io, Marito e la Gnoma abbiamo passato il weekend della Festa della Mamma nella casetta in montagna che hanno affittato Nonna P e Nonno M per quest'anno. La vacanza è trascorsa tra mangiate (tante), passeggiate (poche), momenti di ozio (tanti) e... bolle di sapone. Sì perché la Gnoma è fissata le adora e ha una confezione di bolle di sapone in ogni casa che frequenta.

giovedì 8 maggio 2014

Spannolinamento... ma anche no

Quando stavamo prendendo in considerazione l'idea che la Gnoma potesse cominciare l'asilo a settembre (e cioè quando ancora non sapevamo che con i suoi miseri 2 anni e mezzo non l'avrebbero mai presa causa sovraffollamento del nostro asilo comunale), la cosa che ci spaventava di più oltre alle classi miste - a Marino, in particolare, non piaceva affatto l'idea che sua piccolina si ritrovasse in classe con bambinoni di 5 anni e mezzo - era la consapevolezza che avremmo dovuto "spannolinarla" in fretta e furia.

lunedì 28 aprile 2014

Far di conto secondo la gnoma

uno... due... tle... quatto... cicche... scei... scette... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci... otto... ove... diesci...

martedì 22 aprile 2014

Cose che ho imparato rivedendomi in TV

Cose che ho imparato rivedendomi in questo video girato in occasione della presentazione dei nuovi elettrodomestici Samsung:
  • se ho studiato per stare DIETRO alle telecamere anziché davanti, un motivo ci sarà
  • devo urgentemente rifarmi il naso
  • questo taglio mi ingrassa la faccia
  • la mia piastra per capelli non funziona come credevo
  • non farò MAI televendite

mercoledì 16 aprile 2014

Di balli Country, stivali in pelle e tragedie sfiorate

Cosa fanno Simona e Marito in gran segreto qualche sera a settimana, sudati e affannati, mentre la Gnoma dorme? Ovvio. Provano balli Country
Già perché noi, da settembre, frequentiamo un corso di Country o line dance che dir si voglia. Tutto è cominciato la scorsa primavera, quando l'attivissima pro loco del nostro paesino ha organizzato una festa a tema country nel parcheggio del supermercato (vabbè, mica abbiamo la piazza qui) e Marito è rimasto incantato da un signore di mezza età che ballava in pista con una birra in una mano e un panino con la salamella nell'altra.

"Ma allora posso farlo anch'io!" ha esclamato, l'ingenuo. E considerando che saranno anni che tento di convincerlo a fare una qualsiasi forma di ballo insieme, ho preso la palla al balzo e ho cominciato a cercare corsi di line dance in zona. Guarda caso, poco dopo ho scoperto che ne organizzavano uno a 150 metri da casa.

martedì 15 aprile 2014

Come uccidere una come me (no, non servono proiettili d'argento)


Istruzioni per uccidere una come me. No, non servono né proiettili d'argento né paletti in frassino. Basta seguire passo passo questa breve guida.

  • alloggiare per 9 mesi nel mio pancione e venire al mondo in un giorno a casaccio, mentre sto lavorando;
  • rendermi la vita impossibile e premiarmi solo di rado (max una o due volte al mese, ore pasti) con un - solo accennato - gesto d'affetto;
  • dimostrarmi di amare solo Papino nonostante io abbia immolato la mia vita, il mio cuore, il mio portafogli e il mio corpo;
  • ammalarsi di una qualche forma di influenza con febbre alta e orecchie arrossate
  • contorcersi sul lettino della pediatra mentre io e Papino teniamo braccia e gambe e la pediatra procede alla visita;
  • urlare e piangere disperatamente senza risparmiare singhiozzi, tremore diffuso e volto paonazzo;
  • se possibile simulare un attacco di panico;
  • alternare ai "via viaaaa" indirizzati alla pediatra ripetute e strazianti richieste d'aiuto sotto forma di "mammaaaaaaa" e naturalmente "papàààààà";
  • fermarsi, guardarmi fissa negli occhi e trasformare quel "mamma" in "mami".
Fatto. BOM. Morta.

giovedì 10 aprile 2014

Son carucci questi bambini, in fondo

No dai, adesso basta sparlare della Gnoma. Che poi sembra che mia figlia sia il Diavolo. Lo è per la maggior parte del tempo ma ogni tanto riesco a intravedere in lei la dolcezza, la purezza e la pucciosità che dovrebbero caratterizzare i bambini e che rendono questi ultimi universalmente adorabili. Sono momenti, a volte proprio attimi che durano frazioni di secondo, ma è grazie a questi che non ho ancora abbadonato/fatto fuori/menato/venduto/regalato la Gnoma.

Provo a fare un elenco, e già che ci sono me lo stampo e me lo tengo nel portafoglio per ripassarlo velocemente nei momenti di crisi (meglio se lo faccio plastificare, dovrà resistere e durare a lungo):

mercoledì 9 aprile 2014

La mia casa del futuro

C'erano una food blogger, un tech blogger e una mamma blogger. Sembra l'inizio di una barzelletta ("ci sono un italiano, un cinese e un americano...") ma è tutto vero. Sto parlando del mega evento Samsung nel Fuori Salone dedicato alla casa del futuro. La redazione di Leonardo.it ha voluto dedicargli uno speciale, invitando tre rappresentanti di tre categorie diverse: l'esperta di cucina, l'esperto di tecnologia, e la mamma amante degli elettrodomestici che si prende cura della casa e cucina manicaretti per tutta la famiglia. Quest'ultima era occupata e quindi hanno chiamato me.

martedì 8 aprile 2014

Una mattina, a colazione

- Simo come mai stanotte sei andata a prendere Emma in cameretta e l'hai portata nel lettone? Non mi pare di averla sentita piangere...
- Marito veramente volevo chiederti la stessa cosa, pensavo ce l'avessi portata tu!
- No, io non son stato.
- Nemmeno io.
- Ma allora che ci faceva stamattina tra di noi?!
La Gnoma, mangiando la sua zuppetta di latte e biscotti, assiste alla conversazione mattutina con la faccia di chi la sa lunga. 

venerdì 4 aprile 2014

A Milano c'è un Acquario, lo sapevate?


Quando mi chiedono di dove sono io sto sul vago, proclamandomi milanese. In fondo persino gli abitanti del paese che confina con il nostro sono ignari dell'esistenza del buco posticino in cui vivo. In realtà conosco meglio la metropolitana di Parigi rispetto a quella di Milano (dove diavolo si cambia per la gialla?!) e dopo anni di avanti-indietro, perché a Milano ci ho fatto asilo, elementari, medie, laurea breve, laurea specialistica, uno stage e un paio d'anni di lavoro, ancora non conosco altre vie al di fuori di corso Vittorio Emanuele.

Per dire. Solo di recente, grazie a Marito e a internet, ho scoperto che in zona Castello c'è un bellissimo - anche se minuscolo - acquario. Niente a che vedere con quello di San Sebastian o di Genova, ovviamente, ma, udite udite... è gratis. E quindi perché no? 

Inutile dire che la Gnoma lo adora: appena entriamo comincia a gridare "PESCIIIIIIII" e a correre da una vasca all'altra trafelata. L'intera struttura è grande come casa mia ma per girarla ci mettiamo mezzora perché la Gnoma mi si sofferma su ogni vasca con attenzione, ricordandosi puntualmente che quella precedente aveva qualcosa che non la convinceva e costringendoci a tornare indietro.

Ecco qualche foto della nostra ultima gita all'Acquario di Milano. 
P.S. vicino c'è il parco non-ricordo-come-si-chiama (lo vedete?) che pullula di bancarelle di frittelle e zucchero filato, e direi che con questo ho detto tutto.

martedì 1 aprile 2014

Ok è stramba, ma smettetela di guardarla così

"Certo che sei strana" mi ha sempre detto la gente dopo 5 minuti che mi conosceva. Succedeva in particolare quando ero più gggiovane, e i miei coetanei, che l'età rendeva quasi totalmente privi di peli sulla lingua (e da qualsiasi altra parte), non si facevano problemi a giudicarmi frettolosamente e impietosamente. Vero, un po' strana forse lo sono, ma questa è un'altra storia.

Con il passare degli anni ho imparato a sbattermene dei giudizi frettolosi e a cercare l'amicizia di quei pochi che aspettavano almeno 5 ore, o 5 giorni, o 5 mesi o anche 5 anni prima di dirmi "certo che sei strana" e che magari ci aggiungevano anche un "ma è per questo che mi piaci".

venerdì 28 marzo 2014

Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l'ha

Ogni tanto mi trasformo nella versione femminile di Vasco (una vasca, insomma) e mi sorprendo a biascicare domande senza risposta sul senso della vita, come da titolo.

Tipo quando passo tutta la mattinata a lavorare, mangio velocemente qualcosa, mi rimetto a lavorare ma stavolta con una gnoma tornata sclerata dall'asilo che si avvinghia al mio braccio e mi fa scrivere cose come ctraaaaaaaaaaaa in articoli serissimi sulla correlazione tra vaccino trivalente e autismo o sull'importanza della posizione delle keywords in un tag title.

martedì 25 marzo 2014

Masha e l'Orso finalmente in italiano: grazie Rai Yoyo!


- Mashaaaaaaaaaa!
ha urlato la gnoma distratta da uno spot su Rai Yoyo. Incuriosita da cotanto entusiasmo l'ho raggiunta e mi sono immediatamente unita all'esultanza gnomica
- MASHAAAAAAAAAA!!!

No, non siamo pazze. Siamo fan di Masha e l'Orso, meraviglioso cartone animato russo scovato chissà come su Youtube da Nonno M insieme alla gnoma. Protagonisti di questa serie di capolavori la piccola e bastardissima Masha, una bambinetta di circa 3 anni che assomiglia in tutto e per tutto alla gnoma. Casinista, cattivella, furba, iperattiva e malefica e nonostante tutto.... assolutamente adorabile. Per dire: quando piange Masha tiene sempre un occhio aperto per spiare la reazione del suo avversario. Il suo avversario è di solito un meraviglioso orso amante della pace e della cultura.

Ebbene Masha è arrivata anche su Rai Yoyo. In italiano. Non che la piccoletta faccia sti grandi discorsi, ma già la gnoma fa fatica ad abbandonare la lingua emmica e ad abbracciare il mio amatissimo italiano, se poi le si propongono solo cartoni in russo la piccina mi si confonde.

Eccovi un piccolo assaggio:

venerdì 21 marzo 2014

Giornata mondiale della Sindrome di Down: il video che fa piangere anche me

Quando aspettavo Emma mi è stato proposto di fare un test che mi avrebbe dato un'idea - da approfondire eventualmente con ulteriori esami ben più invasivi - sulle possibilità che avrebbe avuto il/la mio/a bambin* (ancora non conoscevo il sesso dell'esserino che portavo in grembo) di essere affetto/a dalla Sindrome di Down et similia. 
Non ho fatto quel test. Ufficialmente non ho fatto in tempo a prenotarlo. In realtà... In reatà ero terrorizzata. Terrorizzata dall'idea di essere messa davanti alla decisione più difficile della mia vita. Anche perché nel caso mia figlia/o fosse stata affetta da questa specifica sindrome, dubito che avrei preso una qualsiasi decisione. L'avrei accettata, e non so se le persone che ho intorno avrebbero fatto lo stesso. Avrei dovuto lottare per tenerla, lottare per non aver paura, lottare per arrivare al parto serena. Certo, avrei dovuto lottare anche contro me stessa: ma ero sicura che una volta preso tra le braccia quel fagottino mi sarei comunque innamorata follemente. 
Beh questo video di risposta a una mamma in dolce attesa di un bimbo speciale mi ha commosso come non mai, e voglio condividerlo con voi. Preparate i fazzoletti perché ne serviranno almeno un paio. 




Articolo sponsorizzato

mercoledì 19 marzo 2014

Ci sono gli estremi per un divorzio lampo?

Sono nel suo lettino ormai da mezzora, almeno. Le ho cantato "Nella vecchia fattoria" fino allo sfinimento (a dire il vero fino a quando mi sono accorta che attribuivo il verso muuuuuu alla pecora) e lei è più sveglia di me.

- dai Emma fai le nanne così domani ti svegli, facciamo colazione...
- totti tottiiiiiiiiii
- Sì amore, mangiamo i biscotti ma DOMANI, dopo le nanne
- no totti?
- no amore. Ora fai le nanne, domani ti alzi, facciamo col... ehm... ci vestiamo e andiamo all'asilo!
- no bimbi noooooooooooo
- nonononono niente asilo, niente bimbi, domani vacanza BASTA CHE DORMI ti prego cucciolo...
- mmm..... ia ia oh?
- no Emma basta con sta vecchia fattoria ti prego... ti canto un'altra cosa?
- mao
- la canzone della mano?
- scì!
- ok..... father finger father finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- brava amore ora fai le nanne
- nonno, nonno!
- ok.... nonno finger nonno finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- bravissima.... ora ssssst.... nanne....
- nonna nonna!
- eccheppalle... nonna finger nonna finger where are you... here I am, here I am...
- ...hau du iu duuuuu!
- bravissima Emma... ora.... yawn.... facciam... ehm fai le nanne dai amore....
- ia ia oh?
- NO, BASTA CANZONI!
- fuffa!
- sì, uffa... dai, fai le nannine... 

La gnoma chiude gli occhi, sono salva, sta andando. Aspetto un paio di minuti. La sento russare. Andata! Sposto lentamente la mano che lei tiene salda nella sua. Due occhi spalancati mi inchiodano.

- NO, E' MIA! MIA, MAO, MIA!
- sìsìsìsì amore è tua la mano, te la lascio, torna a fare le nanne....

Malfidata, la gnoma trascina la mia mano e mezzo braccio verso di sé e per sicurezza ci sale sopra con tutto il corpo, incastrandomi l'arto tra il pancino e il materasso. Attendo paziente che si riaddormenti. Gli 11kg gnomici sul mio braccio cominciano a farmelo formicolare. Provo a farlo scivolare verso di me, ma la morsa si stringe. È sveglia anche mentre dorme la ragazza. Dannazione. Devo aspettare di più.

Passano altri 10, forse 20 minuti. Meno male che c'è My Sky perché ormai The Walking Dead sarà finito. Lei russa, la morsa sembra essersi allentata. Provo a tirare il braccio verso di me. Scorre. SCORRE! Procedo all'estrazione con una lentezza esasperante. Un movimento, uno sbuffo. Cazzo si sta svegliando! Mi immobilizzo.

Attendo paziente. Dopo una quantità di tempo incalcolabile succede qualcosa: la gnoma si gira. Approfitto della ghiotta occasione e sfilo rapidamente il braccio. Ce l'ho fatta! Prima che possa sgusciare fuori dal letto però un braccino morbidoso si avvinghia attorno al mio collo come quello di un wrestler. Cazzo.

Passano altri 10 minuti. Ormai la serata è andata ma posso ancora godermi una mazzoretta di vita child-free prima di andare a letto, se mi sbrigo. Afferro il suo polsino e lo alzo lentamente, sgusciando via dal suo abbraccio. Appoggio il braccino accanto a lei e, stavolta, prendo coraggio e mi metto seduta. Ottimo, sono a buon punto!

Alzarsi dal letto è la parte più difficile ma ormai sono allenata e riesco a mettermi in piedi senza che il materasso sballonzoli troppo. Ce l'ho fatta, sono fuori! Ora devo solo andare verso la porta e uscire da questa dannata cameretta.

Mi preparo a percorrere quei 2 metri con movenze ninja, consapevole che


Ho già percorso un metro, e tutto va bene. La gnoma sembra andata. Va tutto bene, manca solo un metro alla libertà, manca solo un metro. Ho passato tutta la giornata a lavorare, ho smesso giusto per cenare e poi mi sono ri-fiondata sul computer per finire entro le 21.30, mettere la gnoma a letto e godermi almeno un paio d'ore lontana da PC e bambini. Ok, sono le 23.45 e il piano è ormai andato ma non importa. Ce l'ho fatta, alla fine ce l'ho fatt....

Un rumore improvviso, la porta della cameretta che si spalanca, la luce accesa del corridoio che inonda la camera ferendomi gli occhi, una grossa ombra si staglia sulla soglia.

- SECONDO ME È INUTILE, OGGI NON HA PROPRIO SONNO

urla lui, Marito, come se non ci fosse un domani. 

Qualche buon avvocato potrebbe gentilmente illuminarmi sulla domanda posta nel titolo?


martedì 4 marzo 2014

Conversazioni da #ufficioincasa


Se un malintenzionato mi rubasse il computer (cioè l'ufficio) e superasse indenne l'anatema che gli scaglierei dall'alto della mia portasfigaggine (agli scout mi avevano totemizzato "Delfino Gufante"), durante la sua ricerca di qualcosa di valore da tenere prima di formattare il Macbook e rivenderlo su eBay potrebbe imbattersi in una chattata Skype come quella dell'immagine che apre questo post.

venerdì 28 febbraio 2014

Signori, avete una figlia di due anni

- Allora come va? - chiede la pediatra mentre cerchiamo di trascinare dentro il suo studio la gnoma che non ha nessuna intenzione di entrare nella Stanza degli Orrori.
- Ehm... beh... come dire.... - tentenniamo noi, costretti dalle circostanze a rispondere "bene" a domande come questa (perché in fondo la gnoma è sana e non avremmo niente di cui lamentarci) ma impossibilitati a farlo, perché quando hai una figlia come lei quel "bene" proprio non ti esce dalla bocca.
La pediatra ci osserva sconsolata mentre forziamo l'infante a entrare e sbarriamo la porta, già sudati al minuto 01 della visita.
- Direi che avete una bambina di due anni, e che non siete più soli - si risponde da sola. Già, ottima osservazione.

giovedì 20 febbraio 2014

E poi arriva lui: il caccio

- Emma non stare tra i piedi della mamma mentre prova i balli country, rischio di pestarti!
.....
- Emma amore attenta, c'è tutta la sala, gioca più in là!
.....
- Emma cazzo attenta che la mamma ti pesta!
- Ca....ccio!
- Cos'hai detto amore?
- Caccio!
- Oddio no.... no no no no no amore no, non si dice quella parola!
- Caccio caccio caccio hehehehe caccioooooo.... papà papà.... caccio!

OPS.

venerdì 14 febbraio 2014

Due anni, un iPhone e una madre incredula (VIDEO)


Sono abituata a lavorare al computer con l'orecchio teso e pronto ad accogliere eventuali "crash bum bang". Di solito però, per fortuna, la colonna sonora dei miei pomeriggi in compagnia della gnoma è composta dalla musichetta di qualche giochino che Emma trova sul mio iPhone.

Ma non le avevi regalato un tablet tutto suo?

Sì è vero ma come tutti, anche la gnoma fatica ad abituarsi ad Android dopo mesi di mela morsicata. Bisogna capirla.

Quindi in questa fase di passaggio la gnoma utilizza il suo tablet per alcune cose e i miei devices per le app che si trovano solo nell'Apple Store. Tra queste ce n'è una con una serie di mini-giochi per bambini abbastanza grandicelli che è diventata la sua passione.

Oggi, per dire, sono rimasta incredula scoprendo che non solo la mia neo duenne si dilettava da una decina di minuti con l'app in questione ma... continuava a vincere tutti i mini giochi che trovava!

Lo sapete che non sono una di quelle mamme convinte di avere il figlio più bello e geniale del mondo, però checcavolo questa volta è davvero riuscita a stupirmi.

giovedì 13 febbraio 2014

Mi aiutate a trovarle un nome?

Quest'oggi un simpatico corriere di Amazon dovrebbe consegnarmi la bambola in foto. Trattasi di semplicissimo bambolotto che però, a differenza dei suoi simili, è pensato per far compagnia al bambino nella vasca da bagno perché una volta tirato fuori e appeso per la collottola (giuro) dovrebbe asciugarsi in fretta.

L'ho regalata alla gnoma perché per errore ho ucciso il suo vecchio bambolotto. Trattasi di bambolotticidio colposo, però. "Bimbo" era un semplicissimo bambolotto di plastica che, per disperazione, avevo ficcato nella vasca da bagno durante la solita scenata isterica gnomesca (un giorno vi racconterò di quanto sia tragico lavare i capelli a Emma). Una volta tirato fuori e asciugato, Bimbo ha cominciato a emettere strani rumori quando veniva scosso e ho scoperto ben presto che era pieno d'acqua. Beh poco male, ho pensato: basterà staccargli testa, braccia e gambe, svuotare l'acqua rimasta dentro e poi ricostruirlo. Peccato che nessuno, nemmeno Marito, sia riuscito a ricostruire Bimbo, e che quest'ultimo sia rimasto letteralmente smembrato (e decapitato) per giorni finché, dopo l'ennesimo "nooooo Bimbo bua" di Emma ho deciso di far sparire il cadavere nella raccolta differenziata.

Ed ecco il motivo del nuovo acquisto su Amazon.
Comunque.
Sono qui a chiedere il vostro aiuto: bisogna trovare un nome alla nuova bambola della gnoma. Se non altro perché Emma tende a chiamare "Bimbo" o "Bimba" tutti i suoi giocattoli antropomorfi. E quando mi chiede furiosa di portarle un generico bimbo (che generico lo è solo per me, dato che lei ne vuole uno in particolare e solo quello) vi assicuro che non è facile accontentarla.

Quindi chiedo a voi: come la posso chiamare?

martedì 11 febbraio 2014

La sua prima frase!


La gnoma ha formulato una frase. Una frase intera, con tanto di verbo correttamente coniugato e tutto. Una frase, una vera frase! Niente a che vedere con la lingua emmica, di cui può essere un perfetto esempio
papà no pappa, mamma no pappa, Emma pappa = voi avete già finito di mangiare e invece io ho ancora il piatto pieno, e la cosa mi fa un sacco ridere perché in effetti la vostra pappa l'ho mangiata io!
Eh no: la gnoma, il giorno del suo secondo compleanno, ha detto una frase in italiano. I-TA-LIA-NO!

Ok sono già al quarto paragrafo di questo post e ancora non vi ho detto cos'è uscito da quella boccuccia rosea e perfetta. Ma in fondo che importa cos'ha detto? Cioè ha coniugato un verbo, volete mettere?

lunedì 10 febbraio 2014

Ha un tablet ma è una bimba, una meravigliosa bimba

Vero, le abbiamo regalato un tablet. Falso, non la viziamo. Vero, ci teniamo ai nostri telefoni e all'iPad, ci servono per lavorare ed è meglio che lei spacchi il suo tablet piuttosto che il mio. Vero, la gnoma sembra aver gradito il regalo. Falso, i tablet per bambini non sono davvero adatti a dei bambini (soprattutto così piccoli): devi passare ore a metter blocchi e scaricare app adatte prima di renderli un minimo sicuri e fruibili da un duenne. Vero, il fatto che quello che ho scelto abbia la scocca in silicone mi fa ben sperare che il regalo possa durare più di 15 giorni. Falso, nonostante la scocca in silicone il tablet in questione non durerà mai "fino ai suoi 9 anni" come scritto sulla confezione.

Vero, verissimo: il tablet stimola la creatività della gnoma. Per esempio poco fa ero qui che lavoravo al computer mentre la gnoma, piazzata sul letto dietro di me con il suo aggeggio elettronico, giocava tranquilla.

mercoledì 29 gennaio 2014

Lei e il suo stramaledetto papino

BIP BIP BIIIIIP
Il suono dell'allarme inserito... mi allarma. Perché in casa siamo solo io e la gnoma, e io non sto inserendo allarmi. Corro in sala, ignoro la devastazione che mi circonda e mi concentro su una gnoma divertita che schiaccia a caso i pulsanti della tastierina dell'allarme, abilmente raggiunta con l'aiuto di una sedia trascinata fino al punto desiderato.

lunedì 27 gennaio 2014

The terrible one


Quante volte sentiamo parlare dei temutissimi terrible twos, ovvero i terribili due anni? A quanto ci si tramanda da generazioni, l'età peggiore dei bambini è proprio quella. È l'età dei capricci, capisciammè.

A pochi giorni dall'ora X, le 21.08 del 9 febbraio 2014, istante in cui la gnoma entrerà ufficialmente nei terrible twos, il dubbio che la mia vita possa ulteriormente peggiorare non solo mi sfiora ma mi investe proprio, e dopo avermi investito mette la retromarcia e ripassa sul mio cadavere martoriato per sicurezza.

giovedì 16 gennaio 2014

La Gnoma tra le palle

Sabato scorso, complice la solita giornata demmerda, non ce la siamo sentita di portare la gnoma a spasso. Tenerla tutto il giorno in casa poteva però gravare troppo sul mio già precario stato di salute mentale (provate voi a essere madri della gnoma) e così Marito ha avuto un'idea.

lunedì 13 gennaio 2014

Di mestoli, etichette, ostaggi e ammutinamenti


Il rosa vivo della stanza non riflette il mio umore. Lunghi minuti di privazioni, umiliazioni e insulti stanno mettendo alla prova la mia salute mentale. Accanto a me, sedute in fila in ordine di altezza, Minnie, l'orsetta Lila e la bambola Bimbo. Anche loro, spossate e sull'orlo di una crisi di nervi, cercano nervosamente vie di fuga con la coda dell'occhio.

martedì 7 gennaio 2014

Sicuramente più materna di me

Emma e Lila
Emma è sempre stata un maschiaccio. Capello corto, vestiti perennemente luridi, utilizzo della forza bruta per ottenere quello che vuole, caratteraccio, voce alta, bullismo a livelli denunciabili, ecc. ecc.

Eppure... eppure ultimamente qualcosa è cambiato. Emma pare essere femmina. Molto femmina. La piccina si diletta a trattare i suoi peluche (a volte considerevolmente più grossi di lei) come bambini, con una dolcezza e un amore materno che davvero non so da dove arrivino.

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